Per chi vuole fare un’esperienza di lavoro stagionale all’estero, il lavoro agricolo è una opportunità da prendere in considerazione. Anche per chi non ha ancora una qualifica professionale, oppure non parla benissimo le lingue straniere, può essere un modo interessante per conoscere nuovi paesi, per guadagnare qualcosa e entrare in contatto con altri lavoratori di tutte le nazionalità.
Come tutto il mondo del lavoro, anche il settore agricolo ha subito numerose trasformazioni negli ultimi decenni. Il lavoro è diventato sempre di più un lavoro qualificato che necessità di appositi studi e di specifiche conoscenze (utili anche a ridurre i rischi di incidenti sul lavoro, soprattutto tra chi è più giovane e senza esperienza) ad esempio nell’uso di mezzi o attrezzi agricoli.
Restano però delle attività manuali, come per esempio la raccolta della frutta e della verdura, che sono fondamentali e che possono quindi rappresentare una buona occasione di lavoro stagionale.
Si tratta di una attività faticosa che si concentra in un periodo relativamente breve, con un minimo di 36 ore settimanali di lavoro. Vitto e alloggio sono spesso forniti all’interno del contratto. La maggior parte dei posti è offerta per la stagione estiva, da maggio a settembre, ma molti paesi richiedono personale tutto l’anno per particolari tipi di raccolte.
Non sono richieste esperienze precedenti o particolari qualifiche; lavoratori con esperienza nel settore agricolo o competenze specifiche possono proporsi, in ambiti diversi dalla raccolta, per lavori di maggiore durata come supervisione, controllo qualità, riparazione e conduzione dei macchinari.
Per candidarsi è sufficiente inviare una presentazione al datore di lavoro, con i propri dati anagrafici, la nazionalità, le eventuali qualifiche e il periodo di disponibilità; non è indispensabile allegare il curriculum o la fotografia, a meno che non venga esplicitamente richiesto dall’annuncio.
Per capire quando muoversi è importante conoscere le date di raccolta per tipologia di prodotto, suddivise a seconda della regione spagnola. A livello locale è possibile rivolgersi direttamente alle aziende agricole, oppure tramite gli uffici per l’impiego, le associazioni di categoria oppure cercare gli annunci pubblicati dalle riviste o dai siti specializzati.
I periodi di raccolta variano da regione a regione e dipendono dal tipo di prodotto. Siccome spesso, ma non sempre, le aziende offrono il vitto e l’alloggio, è necessario organizzarsi prima della partenza in modo da cercare sistemazioni che non siano troppo distanti dal luogo di lavoro.
Le paghe variano a seconda il tipo di prodotto raccolto, la difficoltà del processo di raccolta e il Paese nel quale si lavora.
Per trovare lavoro in questo settore: consultare la banca dati Eures o condurre una ricerca direttamente sul posto, giungendo nell’area prescelta poco prima della raccolta. Per questo prima di partire diventa importante conoscere i periodi migliori per ognuna delle regioni.
L’agricoltura rappresenta in Spagna una fonte importante per le opportunità di lavoro stagionale, soprattutto per le coltivazioni biologiche. Si può proporre la propria candidatura attraverso portali specifici per la ricerca di lavoro in questo settore, o rivolgersi direttamente alle aziende o alle cooperative, consultando:
- Anecoop, elenco delle cooperative agricole spagnole associate raggruppate in ordine geografico
- Picking jobs, motore di ricerca dei lavori di raccolta frutta, verdura e fiori nel mondo
- Frutas – Hortalizas, guida online di tutte le imprese spagnole produttrici di frutta e ortaggi
Vi segnalo, inoltre, WWOOF, (World Wide Opportunities on Organic Farms). Si tratta di un movimento mondiale che mette in contatto volontari con agricoltori e coltivatori biologici. In cambio del vostro lavoro; (di solito 4/5 ore al giorno), presso queste fattorie, riceverete solo cibo e alloggio, senza alcun compenso economico. Ma avrete l’opportunità di imparare la lingua del paese dove vi trovate e di apprendere nuove cose in agricoltura e in altri settori. Il sito è a pagamento, bisogna pagare una quota di iscrizione per ogni paese in cui ci si intende registrare.