La Russia dopo la caduta del regime comunista si è aperta ad un’economia di mercato, ma ancor oggi la maggior parte delle entrate finanziarie del paese derivano dalle immense ricchezze del sottosuolo (petrolio, gas, oro, diamanti, uranio, e tantissimi altri minerali). Non a caso oltre il 80% delle esportazioni russe all’estero sono costituite da petrolio, gas naturale, metalli e legname. A causa della difficoltà della lingua e delle politiche del governo russo, lavorare in Russia non è semplice.
Lo sviluppo economico in Russia non è stato geograficamente uniforme, la maggior parte della ricchezza del paese si concentra nella regione di Mosca e questa distribuzione difforme della ricchezza è molto più accentuata rispetto a molti altri Paesi del mondo. La Russia occupa attualmente il settimo posto al mondo per numero di milionari. Mosca è diventata la capitale mondiale dei paperoni, con 79 miliardari contro i 58 di New York.
Esiste un 10% di russi ricchi che detiene il 50% della ricchezza totale del paese, mentre il 13% dei loro concittadini (oltre 20 milioni) vive sotto la soglia della povertà e molti russi per sopravvivere sono costretti a fare 2-3 lavori contemporaneamente.
Due grandi problemi del paese sono rappresentati dalle infrastrutture obsolete che necessitano di essere ammodernate e dalla corruzione dilagante presente a tutti i livelli, due fattori questi, che limitano gli investimenti e lo sviluppo dell’economia. Come detto, all’inizio, la maggior parte del PIL nazionale deriva della esportazione di materie prime, il settore industriale è arretrato, (a parte alcune eccezioni come il settore aerospaziale e poco altro).
Anche il settore terziario non è molto sviluppato ed il turismo è scarso. Il PIL pro capite della Russia è sui livelli di quello della Grecia, ma purtroppo essendo una media, non rispecchia la realtà del paese, che è soggetta a fortissime diseguaglianze.
Lavorare in Russia
Gli stranieri che vogliono lavorare in Russia devono ottenere un visto di lavoro e successivamente un permesso di lavoro. La procedura per l’ottenimento di questi documenti è lunga e complicata. In Russia, fra l’altro, sono pochi i posti di lavoro disponibili per gli stranieri. Inoltre per lavorare in Russia è necessario conoscere la lingua russa a meno che non si lavori presso una multinazionale o in alcuni altri settori (call centre, gastronomia, insegnante di italiano).
Un’ opportunità per la ricerca di lavoro potrebbe essere rappresentata dalle numerose aziende italiane presenti in Russia. Fra i paesi europei siamo il 2° partner commerciale dopo la Germania. La presenza di imprese italiane in Russia è molto forte, solo per fare alcuni nomi: ENI, ENEL Finmeccanica, Alenia, Agusta, Indesit, Merloni Intesa San Paolo e Unicredit. Un’idea potrebbe, appunto, essere quella di farsi assumere da una aziende italiana che opera sul territorio russo.
Anche in questo caso, però, per avere maggiori probabilità di assunzione bisognerà conoscere la lingua russa. A tal proposito, mi ricordo, che alcuni anni fa, un mio conoscente, che sapeva il russo, fu assunto da un’azienda italiana attiva nel settore edilizio (ceramiche, piastrelle, pavimenti, ecc) è fu inviato nei loro uffici di Mosca, dove tutt’ora risiede. Per conoscere le aziende italiane che operano nel territorio russo o ricercano personale con lingua italiana potete fare riferimento a:
- Sezione di Confindustria dedicata alla Russia, che contiene le aziende associate presenti in Russia
- Aziende italiane a Mosca elenco delle aziende italiane presenti a Mosca
In Russia resiste ancora, in parte, un amore incondizionato verso l’Italia, che è vista come la patria dei prodotti di alta qualità, dalla moda al cibo.
I settori in cui gli italiani possono trovare lavoro più facilmente in Russia sono, appunto quelli legati alla gastronomia. In Russia ci sono migliaia di ristoranti e pizzerie italiane. Poi che siano tutti originali e facciano vera pizza o cucina italiana è un altro discorso. In ogni caso le offerte di lavoro in questo settore non mancano.
Un’altra opportunità di lavoro per chi si trasferisce in Russia è quella di insegnare italiano ai russi, i quali come detto nutrono una grande passione per il Belpaese e la sua cultura. Esiste la forma tradizionale di insegnare in forma presenziale presso istituti o scuole private, oppure anche la possibilità di impartire lezioni online. Ci sono infatti piattaforme web come ad esempio Preply che consentono di insegnare italiano online.
Cercare lavoro in Russia
1 Linkedin verificando le offerte di lavoro pubblicate su questo social
2 Ufficio di collocamento pubblico con offerte di lavoro suddivise per regione, (soltanto in lingua russa)
3 Siti internet
- Trud portale russo internazionale per la ricerca di lavoro. E’ possibile inserire il proprio curriculum.
- Rabota altro portale molto popolare. Solo in russo
- Premium-job altro motore per ricerca lavoro, solo in russo
- Superjob sito con offerte di lavoro, su tutto il territorio della federazione. In lingua russa
- HH oltre che visionare le offerte di lavoro offre la possibilità di inserire il proprio cv (in inglese)
- Unity agenzie di recruiting di Mosca
- Careerjet versione russa del famoso motore di ricerca
- Jobsinmoscow offerte di lavoro a Mosca (in inglese)
- Avito bacheca annunci con anche una sezione dedicata al lavoro
Per il riconoscimento dei titoli di studio potete fare riferimento al sito Enic-Naric
Avviare un business in Russia
Molti connazionali hanno aperto delle attività in Russia, in campo alimentare (ristoranti, pizzerie, gelaterie, ecc), aziende di import-export e nel settore dell’abbigliamento. Se anche voi volete provare ad avviare un’attività in Russia dovrete aprire una società, il che vi darà diritto di ottenere il permesso di soggiorno.
Considerate le leggi e la burocrazia russa, la creazione del business, sicuramente, presenterà delle lungaggini e delle difficoltà, specialmente se non conoscete la lingua. Per cui sarà opportuno far seguire le pratiche da studi legali con i quali sia possibile comunicare in inglese o meglio ancora in italiano. Normalmente la procedura da seguire, che può richiedere alcuni mesi è la seguente:
- apertura della società in Russia
- rientro in Italia, presentazione invito, fatto dalla vostra azienda, al Consolato, per ottenere il visto di lavoro
- ottenimento del visto
- rientro in Russia, richiesta del permesso di soggiorno con relativi esami medici
Vi segnalo un’ interessante intervista video ad un imprenditore italiano che ha aperto un ristorante in Russia, sul Mar Nero. Personalmente concordo con il video. Attualmente, a differenza del passato, città come Mosca o San Pietroburgo sono da evitare. Qui una persona da sola, se il suo progetto non e’ finanziato ed appoggiato da qualcuno di importante in loco, difficilmente avrà delle possibilità di successo. Le spese di avviamento e gestione sono altissime e se non si conoscono le persone giuste, difficilmente si riuscirà ad avere successo.
Ormai in queste città aprono soltanto locali appartenenti a grandi catene. La Russia è immensa, molto meglio puntare, soprattutto per i piccoli imprenditori, su altre città e località meno conosciute che permettono però di avviare il business più facilmente e con costi più contenuti.