Per che desidera trasferirsi nel paese transalpino, oggi daremo uno sguardo a quelli che sono i pro e i contro di vivere in Francia.
Sembra che de Gaulle abbia detto: ‘come si può governare un paese che ha più di 360 varietà di formaggi?’
Questo per dire che la Francia è un paese oltre che grande, estremamente variegato, con grandi città, paesini, rinomate località turistiche e grandi aree rurali, per cui anche le caratteristiche di ogni zona saranno diverse.
La Francia, sebbene non sia la Germania, offre comunque opportunità di lavoro maggiori di quelle che, attualmente, si possono trovare nel nostro paese. Basti dire che la disoccupazione giovanile in Francia è meno della metà di quella italiana.
Per i laureati, in Francia, è molto più facile, rispetto all’Italia, ottenere un contratto a tempo indeterminato e uno stipendio decente. I laureati vengono immediatamente assunti come quadri, con un divario salariale ragionevole nei confronti di un non laureato. Poi, ovviamente dipende dal settore di competenza. Ma se si possiede un buon titolo di studio, sicuramente, si avranno molte più possibilità rispetto all’Itala.
La meritocrazia in Francia è molto più presente e se si è bravi, a prescindere dal titolo di studio, si fa carriera molto più rapidamente. I lavoratori sono molto tutelati con la presenza di notevoli garanzie riguardo il posto di lavoro. In Francia esistono delle fasce salariali minime sotto le quali non si può scendere, calcolate in base al titolo di studio e all’esperienza posseduta dal lavoratore. La settimana lavorativa, normalmente, è di 35 ore, con 5 settimane di ferie all’anno. Gli stipendi, mediamente, sono più alti di quelli italiani.
Il Welfare è uno dei capisaldi della società francese. I francesi stessi definiscono la Francia ‘un paese assisté’. Lo Stato elargisce tutta una serie di aiuti a famiglie con figli, sovvenzioni ai disoccupati, assistenza agli anziani, assistenza ai malati, ecc.
Tant’è che alcune persone preferiscono non lavorare pur di ricevere gli aiuti e rimanere a casa. Per chi ha una famiglia con figli la Francia rispetto all’Italia è un paradiso: si usufruisce di notevoli detrazioni di imposte, assegni famigliari cospicui, asili a disposizione quasi gratuiti, sconti sui trasporti pubblici per le famiglie, ecc.
Questo welfare cosi sviluppato garantisce un’assistenza capillare anche ad anziani e malati, tant’è che il fenomeno delle badanti, cosi diffuso in Italia, in Francia è quasi sconosciuto.
Inoltre è previsto il diritto ad accedere all’edilizia popolare. E’ attiva la RSA (reddito di solidarietà attiva) destinato a garantire ai suoi beneficiari (2,5 milioni), indipendentemente dal fatto che abbiano o meno la capacità di lavorare, un reddito minimo, con l’obbligo di cercare lavoro o seguire un progetto professionale. Vi è, inoltre la APL (sussidi per gli alloggi) che sono benefici sociali che mirano a consentire alle famiglie a basso reddito di poter pagare l’affitto o acquistare una casa. Anche le spese di trasporto per raggiungere il luogo di lavoro sono in parte rimborsate.
Le città francesi sono generalmente ricche di offerte culturali ed offrono un’interessante vita sociale e si può uscire la sera a divertirsi. Nei paesini, invece, la vita sociale finisce alle 7 di sera e sono l’ideale per le persone che cercano pace e tranquillità. I francesi, di solito, sono persone riservate e si fanno i fatti propri, con notevole rispetto della privacy altrui.
In genere i francesi sono più freddi e riservati di noi. Manca la facilità con la quale fanno amicizia gli italiani. Non aspettatevi di trovare l’immediatezza e la spontaneità nei rapporti con gli altri che fanno dell’Italia un paese unico. Integrarsi è difficile ma non è nulla se confrontato ad esempio con la Ruhr tedesca o il nord dell’Olanda. La Francia del sud è molto più simile all’Italia, nel nord della Francia prevale una mentalità più contadina, con una vita sociale molto più limitata. Ma le persone nel nord sono molto più genuine ed accoglienti e disposte ad aiutare disinteressatamente rispetto alle altre zone della Francia.
La burocrazia è lenta e rende il dialogo con le istituzioni faticoso ma funziona abbastanza bene. Contrariamente a quella italiana è estremamente precisa e non si rischia di perdersi tra file e sportelli come nel nostro paese.
Anche in Francia le tasse sono alte, soprattutto per single e per chi percepisce lo smic (lo stipendio minimo). Però in cambio lo Stato offre un sistema di welfare estremamente ricco e funzionante.
I servizi funzionano. I trasporti pubblici sono efficienti, la scuola funziona bene e gli asili hanno orari di apertura fino alle 18.00 a prezzi irrisori.
A parte la zona costiera, per il resto il clima è mediamente grigio per gran parte dell’anno, con moltissime giornate di pioggia.
In Francia il sistema sanitario funziona un po’ come in Italia, in alcune regioni o zone del paese meglio, in altre un po’ meno.
L’iscrizione alla sècuritè sociale da diritto all’assistenza sanitaria pubblica, (pagata attraverso le ritenute dallo stipendio) e garantisce un rimborso parziale delle spese mediche, e dei farmaci. Per cui molti sottoscrivono anche un’assicurazione privata o mutuelle, per avere un rimborso totale delle prestazioni. Nel caso in cui siate lavoratori dipendenti, l’azienda per cui lavorate è obbligata a prendere in carico il 50% delle spese della mutuelle (assurance complementare).
In Francia la scuola fornisce servizi veri. Si pratica sport (sci, vela, scalata, pattinaggio) in modo completamente gratuito. Sono previste uscite a teatro, concerti e mostre, sempre gratuitamente. Le scuole private costano 1/4 di quelle italiane, perché sono convenzionata con lo Stato. Molte Università sono di ottimo livello e le tasse universitarie sono molto più basse di quelle italiane.
La vita è generalmente più cara rispetto all’Italia, ad eccezione delle utenze che sono, in genere, più basse. Poi molto dipende dalla zona o città in cui si vive.
Vivere in Francia, pro
- Maggiori opportunità lavorative e tutele sindacali
- Sistema di Welfare molto sviluppato
- Educazione di buona qualità
- Servizi efficienti
- Rispetto della privacy delle persone
Vivere in Francia, contro
- Difficoltà di integrazione
- Clima peggiore di quello italiano
- Costa della vita alto
- Burocrazia elevata
- Assistenza sanitaria con luci ed ombre
- Cucina che non si adatta ai nostri gusti
Vivere in Francia, conclusioni
I francesi sono meno razzisti degli inglesi ma un po’ lo sono, meno rigidi dei tedeschi ma un po’ lo sono, c’e meno lavoro nero rispetto alla Grecia o alla Spagna ma un po’ c’è né.
Vivere in Francia significa vivere in un paese vicino all’Italia e non solo in senso geografico, ma che condivide con noi molti aspetti, (burocrazia, corruzione, ecc) anche se non ai livelli italiani, che sono imbattibili. Ma, al tempo stesso, è un paese che può offrire delle condizioni di vita migliori.
È vero, le persone sono meno amichevoli ed escono poco. Non sono festaioli come noi italiani. Ma nella vita di tutti i giorni troverete cultura, educazione, rispetto delle leggi, opportunità di lavoro e senso dello Stato. Tutti elementi che mi sembrano una buona base per costruire un progetto di vita, sopratutto se ha intenzione di costruire il proprio futuro in un paese con una politica molto orientata al sostegno delle famiglie e dei figli.
Chi fosse interessato a lavorare in Francia, può leggere la guida al lavoro in Francia.