La Cina (Repubblica Popolare Cinese). E’ uno degli stati più grandi al mondo, ha una superficie più o meno uguale a quella degli USA, con la differenza che la sua popolazione (1.4 miliardi) è quattro volte superiore a quella statunitense. Della Cina fanno parte anche le due regioni amministrative speciali: Hong Kong e Macao, dotate di parziale autonomia.La lingua ufficiale è il mandarino cinese e pochissimi parlano inglese per cui trasferirsi in Cina è una sfida non per tutti.
Gli immigrati in Cina sono circa 700 mila, se pensiamo che in un paese come il Portogallo sono un milione, questo ci da l’idea di come l’immigrazione sia, in Cina, un fenomeno estremamente marginale. Gli italiani residenti sono circa 10 mila, ma in realtà il loro numero è maggiore perché c’è un notevole numero di connazionali che fanno esperienze di tirocinio o lavoro di 6/12 mesi senza essere iscritti all’AIRE.
Visto per trasferirsi in Cina
Per entrare in Cina occorre munirsi di un visto, ad eccezione di Hong Kong, regione speciale della Cina. Gli italiani non hanno bisogno di un visto se si recano ad Hong Kong per turismo o affari per un massimo di 90 giorni.
Esistono diversi tipi di visto in relazione alla durata e allo scopo del soggiorno, le domande vanno inoltrate al centro visti di Milano, al centro visti di Roma o al Consolato cinese di Firenze a seconda della Regione di residenza.
Tipi di visto:
- Visto turistico (L) il visto turistico viene rilasciato per un soggiorno di 30 giorni o oltre (su richiesta) e può essere utilizzato entro 90 giorni dalla data di emissione. È illegale lavorare in Cina con un visto turistico
- Visto studio (X), esistono due diverse tipologie di visti per studenti o tirocinanti. Coloro che hanno intenzione di seguire un corso di studi in Cina, ad esempio di lingua cinese, di durata superiore ai 6 mesi devono richiedere il visto cinese X1, mentre se il corso di studi ha durata inferiore o uguale ai 6 mesi devono presentare domanda per il visto X2. Non è possibile lavorare, nemmeno part-time, in Cina con un visto di studio.
- Visto lavoro (Z), viene rilasciato a chi ha un contratto di lavoro con un’azienda, anche straniera, che abbia una sede in Cina. Il visto deve essere utilizzato nei 3 mesi successivi all’emissione e permette di entrare in Cina una sola volta. Una volta nel paese, il visto (che ha la durata di un mese) servirà per ottener un permesso di lavoro temporaneo, (della durata del contratto di lavoro) e il relativo permesso di soggiorno
- Visto affari (F o M), esistono due tipologie di visto d’affari per la Cina: il visto M (per visite di carattere commerciale) e il visto F (per visite non commerciali). Possono avere una durata che varia da 3 a 12 mesi e possono essere mono ingresso o multi ingressi
Agli studenti e ai turisti, o per chiunque altro non sia in possesso di un visto Z, non è consentito lavorare in Cina. Tuttavia, se si trovai un lavoro in Cina, è possibile cambiare il visto, uscendo dal paese e recandosi presso un consolato cinese all’estero, per farsi apporre il nuovo visto. In alcune province della Cina, è possibile cambiare direttamente il visto presso l’Ufficio di Sicurezza Pubblica locale.
Per ulteriori informazioni sulla richiesta di visti o dubbi potete contattare l’Ambasciata Cinese in Italia a Roma il Consolato di Milano o il Consolato di Firenze o una delle tante agenzie specializzate in rilascio visti che hanno sede sia in Cina che ad Hong Kong che dietro pagamento riescono ad ottenere visti ritenuti impossibili. Esistono, naturalmente, agenzie che hanno sede anche in Italia. Una sola cosa, state attenti alle truffe. Il web è pieno di sedicenti agenzie che propongono visti per la Cina, ma il loro scopo è unicamente truffare gli stranieri.
Una volta arrivati nel paese, per soggiorni di qualsiasi durata, dovete registrare la vostra residenza presso il Public Security Bureau (PSB) locale, entro 24 ore dall’arrivo. Sono esentati coloro che soggiornano in hotel. Successivamente, dovrete acquisire il permesso di soggiorno.
Tasferirsi in Cina e trovare casa
Per affittare casa è necessario avere un visto di lavoro, senza il quale nessuno vi affitterà un alloggio. Alla firma del contratto di solito viene richiesto un deposito pari ad un paio di mensilità, che verrà restituito, se alla vostra partenza non si riscontrano danni all’alloggio. La cosa migliore sarebbe far cercare l’appartamento da un conoscente cinese, altrimenti, come stranieri, è facile essere truffati. Se non si hanno conoscenze in loco e non conoscendo la lingua l’unica strada è quella di affidarsi ad una agenzia, ma dovete assolutamente vedere l’alloggio prima di firmare e mettere in chiaro tutto. Cosa è compreso e cosa no. Di solito le bollette non sono comprese nel canone d’affitto.
Le commissioni dovute all’agenzia o sono divise fra affittuario e proprietario o sono totalmente a carico del proprietario. A Pechino si possono trovare bilocali anche a 700/800/ € al mese, in una discreta zona della città. Se lasciate l’alloggio prima della scadenza del contratto, il deposito che avete versato, (pari ad una mensilità per una stanza o due per un appartamento), vi verrà restituita, solo se alla vostra partenza trovate qualcuno che prenda il vostro posto, altrimenti sarà trattenuta dal proprietario.
Il costo della vita in Cina dipende molto dalla città, Pechino e Shanghai hanno dei costi paragonabili a una città come Roma, mentre scende, anche di molto, nelle altre città e cittadine.
Siti web per la ricerca di casa in Cina
Di seguito i principali siti per la ricerca di alloggio in Cina:
- Thebeijinger notiziario on line in inglese, con una sezione dedicata agli annunci anche di tipo immobiliare a Pechino
- Smartshanghai giornale on line in inglese, con una sezione dedicata agli annunci anche di tipo immobiliare a Shanghai
- Weechat applicazione che racchiude le funzionalità di whats up e facebook. Dove è possibile trovare offerte immobiliari nei gruppi appositi di stanze o case in affitto
Assistenza sanitaria in Cina
Il sistema sanitario pubblico in Cina non è gratuito, le cure ed i farmaci vanno pagati per intero. Pertanto sarà opportuno stipulare un’assicurazione sanitaria privata, preferibilmente una internazionale che offre maggior copertura rispetto ad una cinese.
Internet in Cina
Usare Internet in Cina per uno straniero può essere un problema. Perché la censura, blocca siti come: google, youtube, google map, facebook, twitter e instagram. L’ unica soluzione è quella di dotarsi di un un buon VPN (Virtual Private Network), che nasconde il luogo di connessione Internet e fa in modo che risulti proveniente da un paese diverso dalla Cina e pertanto permette di accedere a tutti i siti internet.
La Cina è sicuramente un posto affascinante, pieno di storia e tradizioni, però, in ottica di un trasferimento, tenete presente anche gli aspetti negativi come gli altissimi livelli di inquinamento presenti e i difficili rapporti con i cinesi, specialmente se non siete in grado di parlare la lingua. Dovrete sapervi adattare a usi e costumi differenti da quelli occidentali, ma in generale una volta entrati nella mentalità tutto sarà più semplice.
Trasferirsi in Cina, conclusioni
La conoscenza della lingua cinese, anche ad già ad livello base HSK 2 non sarà certamente sufficiente, di per se a farvi trovare a farvi trovare casa da soli, ma vi farà sicuramente apprezzare dalle persone e vivere meglio la vostra esperienza perché l’inglese si parla ancora poco, spesso solo in ambiente lavorativo. Non pensate di poter di andare in un negozio o in un ufficio e trovare qualcuno che parli inglese.
Vi segnalo un’utile guida su Vivere e Lavorare in Cina redatta dal Ministero degli Esteri Svizzero, contenete molte informazioni utili.
Tutte le informazioni su come trasferirsi all’estero le trovate qui